Isteroscopia e sonoisterosalpingografia: esami essenziali per studiare utero e tube

A cosa servono questi esami diagnostici

Questi due esami consentono di studiare in modo approfondito l’ambiente uterino e tubarico, fondamentali per il concepimento. Sono spesso richiesti nei percorsi di infertilità o in presenza di alterazioni evidenziate da ecografie o esami di screening.

Isteroscopia: come si esegue e cosa rileva

L’isteroscopia diagnostica permette di visualizzare direttamente la cavità uterina tramite una sottile sonda dotata di telecamera. Consente di rilevare malformazioni, polipi, fibromi, aderenze, ispessimenti dell’endometrio e altri elementi che possono ostacolare l’impianto dell’embrione.

Biopsia endometriale: perché può essere necessaria

Durante l’isteroscopia può essere eseguita una biopsia dell’endometrio, utile per analizzare lo stato del tessuto uterino e identificare eventuali infiammazioni croniche, alterazioni cellulari o squilibri ormonali.

Esecuzione in ambulatorio: comfort e sicurezza

Entrambi gli esami si svolgono in pochi minuti, senza anestesia. Possono causare un lieve fastidio, simile a un crampo mestruale. Presso Biotech PMA utilizziamo strumenti mini-invasivi e tecnologie di ultima generazione, riducendo al minimo il disagio.

Quando sono indicati questi esami nei percorsi PMA

In caso di aborti ricorrenti o fallimenti di impianto

Prima di FIVET o ICSI

Quando si sospettano cause uterine o tubariche di infertilità

Domande frequenti sulla Sonoisterosalpingografia

 (FAQ)

È un esame ecografico che consente di valutare la forma della cavità uterina e la pervietà delle tube di Falloppio. Si esegue introducendo una soluzione fisiologica sterile attraverso il collo dell’utero, visualizzata tramite ecografia. È una tecnica meno invasiva e priva di radiazioni rispetto alla tradizionale isterosalpingografia radiologica.

No, non è doloroso, ma può risultare lievemente fastidioso, simile a un crampo mestruale. Nella maggior parte dei casi non è necessario assumere farmaci antidolorifici.

Sì. L’esame va eseguito lontano dal ciclo mestruale, in una finestra sicura dal punto di vista ginecologico, e solo su indicazione del medico. In alcuni casi può essere richiesto un tampone vaginale preliminare.

La procedura dura in media 10–20 minuti, compresa la preparazione. Dopo l’esame, si può tornare subito alle normali attività.

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